Malattia di Parkinson in fase avanzata: scelta del dispositivo-assistito
Quali fattori possono indicare la selezione di un trattamento dispositivo-assistito rispetto ad un altro ?
Un insufficiente controllo delle complicanze motorie ( o tremore farmaco-resistente, solo nel caso della stimolazione cerebrale profonda ) è la ragione più comune per passare dalla terapia non-invasiva alla terapia dispositivo-assistita; può anche essere preso in considerazione il potenziale controllo di alcuni sintomi non-motori.
Eventi avversi e complicanze delle terapie non-invasive possono contribuire alla decisione di passare a una terapia con dispositivo.
L'obiettivo del trattamento deve essere il controllo dei sintomi nelle 24 ore.
Le decisioni terapeutiche devono tenere conto di sintomi, risposta alla terapia ottimale per via orale, comorbidità, età, supporto di assistenti sanitari e preferenza del paziente o di chi se ne prende cura:
- Per i pazienti di età inferiore a 70 anni con fluttuazioni motore o discinesie che sono in buona salute, può essere considerata qualsiasi terapia dispositivo-assistita.
- Per i pazienti di età superiore a 70 anni, la chirurgia di stimolazione cerebrale profonda deve essere considerata di seconda linea tra le terapie dispositivo-assistite ( anche se i pazienti possono essere operati in presenza di una normale risonanza magnetica per immagini ( MRI ) e preservata funzione cognitiva).
- Per i pazienti di età superiore a 70 anni con attività cognitiva ridotta lievemente o moderatamente ( o altre controindicazioni alla stimolazione cerebrale profonda ), il gel intestinale di Levodopa-Carbidopa in infusione oppure l’Apomorfina per via sottocutanea possono essere considerate con la cessazione o la riduzione della terapia orale ( da notare che la rapida cessazione degli agonisti della dopamina può portare a sintomi di astinenza ). ( Xagena2015 )
Odin P et al, Parkinsonism and Related Disorders 2015; 21: 1133-1144
Neuro2015 Farma2015
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